Android 12L: cos’è e cosa cambia? Analisi UX e UI

L’edizione Android per alcune particolari categorie di dispositivi

Android 12L è un’edizione rivista e corretta da Google, orientata all’utilizzo di specifici devices, dove “L” sta per “large screen“. Nasce con l’esigenza di soddisfare quella fetta di utenti che ha deciso di acquistare dispositivi di nicchia, migliorandone quindi la user experience.

Il sistema in questione è considerato un “Feature Drop“.

Cos’è un Feature Drop?

Si tratta di una particolare versione del software dedicato solamente ad alcune categorie di dispositivi come già accennato.

A differenza di quanto accade con i consueti aggiornamenti adatti all’installazione su tutti i device compatibili, i “Feature Drop” danno il loro meglio esclusivamente sulle tipologie dichiarate. Nel caso specifico, Android 12L è stato pensato e realizzato per dare il meglio su tutti quei dispositivi dallo schermo grande, dai tablet agli smartphone pieghevoli di recente produzione fino ai ChromeOS.

Ultimamente il mercato di questi dispositivi, soprattutto smartphone pieghevoli, sta prendendo sempre più spazio. Motorola, Samsung, Huawei e gli stessi dispositivi Google: ormai quasi tutte le grandi aziende produttrici di smartphone hanno un prodotto con quelle caratteristiche.

Ecco una dichiarazione di Google a riguardo:

“Solo negli ultimi 12 mesi abbiamo assistito a quasi 100 milioni di nuove attivazioni di tablet Android, una crescita del 20% su base annua, mentre ChromeOS, ora la piattaforma desktop con l’espansione più rapida, è cresciuta del 92%. Abbiamo anche notato un aumento dei dispositivi pieghevoli, con una crescita su base annua di oltre il 265%. Ci sono oltre 250 milioni di dispositivi attivi con Android e schermi ampi.“

In Android Studio sono stati introdotti i dispositivi di riferimento per gli sviluppatori.

UI e UX di Android 12L

La user interface ovviamente cambia da Android 12 ad Android 12L, i cambiamenti si possono notare soprattutto in:

• L’area delle notifiche, le impostazioni rapide e la schermata di blocco
• La schermata home con la search bar Google in alto
• Menu power: in formato 3×2 con bug report e cattura screenshot, in aggiunta ai classici pulsanti Emergenza, Blocco, Spegnimento e riavvio.

• Verrà preferito il layout a due colonne in diverse sezioni, così che l’utente possa sfruttare al meglio le caratteristiche fisiche del suo dispositivo, soprattutto quando si tratta di schermi superiori a 600dpi.

• Ovviamente le app di sistema che sono ottimizzate per schermi ad ampie dimensioni.
• La modalità multitasking include una nuova barra delle applicazioni che permette di accelerare il passaggio da un’app ad un’altra. La barra semplifica anche la modalità schermo diviso,, dove basterà trascinare l’app dalla barra. Inoltre Google sta abilitando tutte le app ad accedere in modalità schermo condiviso.

• Google ha migliorato la compatibilità offrendo miglioramenti visuali e di stabilità.
• Le app, grazie alle nuove API, sui dispositivi pieghevoli potranno evitare di visualizzare i contenuti in corrispondenza della piega/cerniera o potranno sfruttarla come separatore naturale. Inoltre grazie all’Activity embedding l’app si adatterà allo schermo aperto o chiuso automaticamente.

Google sta predisponendo nuove linee guida per gli sviluppatori per poter scalare in modo ottimale l’interfaccia delle app a tutti gli schermi. Nelle linee guida del Material Design sono introdotti nuovi pattern per l’interfaccia adattiva di Android 12.

Quando arriva Android 12L e su quali dispositivi?

Android 12L arriverà in versione stabile nel primo trimestre del 2022, in occasione dell’arrivo della nuova ondata dei dispositivi citati sopra. Mentre la beta 1 per i dispositivi Pixel supportati è già disponibile da dicembre e la beta 2 è uscita da meno di un mese.